Ciao! Siamo Simona e Giuseppe, due fotografi professionisti italiani.
Nel nostro primo racconto di viaggio, vogliamo condividere la realizzazione del nostro più grande sogno: il Giappone!
Preparazione del viaggio
La cosa più importante in assoluto è stata la preparazione del viaggio di cui mi sono occupata in maniera meticolosa per ottimizzare tempi, spostamenti e visite senza perdere tempo. Per raccogliere più informazioni possibili, ho passato tanto tempo a leggere sul web. Essendo il nostro primo viaggio intercontinentale e non avendo grossi problemi di budget, ci siamo affidati a un’agenzia di viaggi che ci ha trovato voli, hotel nelle città che abbiamo richiesto e Japan Rail pass.
Premetto che amiamo viaggiare in maniera intensa, camminare tanto, vedere più cose possibili, per questo l’itinerario è molto fitto.
Per la prossima volta, segnalo voli diretti Alitalia da Roma a prezzi decisamente abbordabili e Airbnb per dormire in case giapponesi, invece che in hotel. Come prima esperienza, però, ci siamo trovati benissimo in sistemazioni più convenzionali.
1° Giorno – Osaka e Kyoto
31 ott. 2017
Arrivo nel pomeriggio a Osaka Kansai con Thai Airways. Il volo è stato lungo ma comodo.
Lo sdoganamento mi preoccupava perché bisognava riempire dei moduli in aeroporto, ma per fortuna li avevo già scaricati da internet e in ogni caso è pieno di personale pronto ad aiutarti. Sono tutti gentilissimi e soprattutto rapidi. La prima cosa da reperire era il wifi: in Giappone servono delle sim card apposite. Ci sono diversi sportelli che le vendono, ma in uno erano terminate, nell’altro accettavano solo carte di credito … ma noi l’abbiamo presa ad un distributore automatico ed abbiamo risolto subito con 5000yen.
La cosa più geniale su cui mi ero documentata era la spedizione dei bagagli dall’aeroporto all’hotel di Kyoto. Dopo tutte quelle ore di volo e un fuso orario 8 ore in avanti, andare in giro con i bagagli sarebbe stato deleterio e ci avrebbe fatti andare direttamente in hotel. Invece avevamo preparato uno zaino già farcito con le cose essenziali e un cambio, che abbiamo tirato fuori dai trolley, messo in spalla e spedito i nostri bagagli all’hotel.
Al piano di sopra abbiamo convalidato il japan rail pass e subito siamo partiti per Osaka, dove abbiamo fatto un giro serale a dotonbori per mangiare i famosi okonomiyaki da Chibo. Arrivo in hotel a Kyoto e check-in intorno alle 22:00. Il New Miyako Hotel è proprio di fronte alla stazione di Kyoto, praticamente tutti i mezzi di trasporto arrivano lì e a noi è bastato attraversare la strada per andare a dormire. Consigliatissimo, pulito, comodo.
2° Giorno – Kyoto
1 nov. 2017
I templi a Kyoto sono tantissimi, quindi ho fatto una selezione di quelli che ci interessava vedere in base al periodo autunnale e in base alla distanza. Sveglia alle 6.30, colazione occidentale e partenza dalla stazione di Kyoto per raggiungere il primo tempio, da qui ci siamo mossi esclusivamente a piedi per raggiungere tutti gli altri. Siamo partiti dal Fushimi Inari, anche se non siamo saliti fino in cima per mancanza di tempo. Abbiamo assaggiato alcuni degli street food camminando nel mercatino sulla strada per andare via.
Abbiamo visitato il tempio Tofuku-ji con il suo splendido giardino zen. Percorrendo un bel pezzo di strada a piedi abbiamo imboccato a destra al bivio che sale verso il tempo Kiyomizu-dera. In questa via poco trafficata con tanti negozietti carini, abbiamo fatto una pausa per un the giapponese in una saletta al primo piano, ottimo momento di pace per rilassarsi a assaggiare il nostro primo matcha. Visita al tempio in cima alla salita. Abbiamo percorso un mini tour completamente al buio vicino l’ingresso del tempio. Un’esperienza sensoriale che consiglio e che costa poco. Procediamo con la visita percorrendo tutto il percorso del tempio.
Riscendiamo dall’altro lato dove il mercato è molto più caotico rispetto alla salita, dirigendoci verso il tempio Kodai-Ji. Abbiamo pranzato udon in un ristorante che avevo precedentemente trovato sulla mappa, accanto all’ingresso di ishibei koji (che è una stradina meravigliosa). Abbiamo visitato superficialmente il tempio Chioin-in e abbiamo dedicato più tempo allo Shoren-in che è stato uno dei miei preferiti.
Finito il giro dei templi, ci siamo dedicati alla vita notturna e soprattutto al cibo. Siamo andati al Nishiki Market dove consiglio di mangiare tutto lo street food che si può, in particolare sedersi a un qualsiasi chioschetto e mangiare sashimi e ricci di mare. Troverete un posticino che prepara tempura di anguilla, il venditore ti dirà che è “number one“. Credeteci perché è vero!
La cena è prevista da Ramen Sen Maze e qui attenzione, perché bisogna prendere il numero moooolto prima. All’ingresso avrete un numero in legno e un tempo di attesa che, nel nostro caso, era di quasi tre ore (e noi lo abbiamo preso che non erano nemmeno le 19:00). Nell’attesa abbiamo fatto un bel giro di Gion e Ponto-cho e ci siamo seduti sul bordo del canale come abbiamo visto fare nei manga di quando eravamo piccoli, godendoci la pace della sera. La cena è stata buona, quindi anche se c’è da aspettare, consiglio di andarci.
Rientro in hotel entro le 23.00.
3° Giorno – Miyajima e Hiroshima
2 nov. 2017
Partenza da Kyoto per Miyajimaguchi con lo shinkansen delle 7.20 (gratis con jr pass).
Arriviamo con il battello per l’isola di Miyajima dove troviamo un clima praticamente estivo.
Ci dirigiamo all’enorme Torii rosso, per fortuna troviamo la bassa marea e andiamo scalzi per toccarlo, con l’acqua praticamente alle caviglie. Un’esperienza magica! Mangiamo le ostriche nel negozio specializzato e beviamo sake ghiacciato alle 11 del mattino (abbiamo scoperto che il nostro stomaco ha una resistenza inaspettata) Ci dirigiamo a piedi verso l’acquario, che è stata una piacevole chicca che non abbiamo trovato facilmente su internet, ma vale la pena andarci piuttosto che visitare altri templi. Ci sono tantissime specie di pesci, un elefante marino enorme, spettacoli con le foche e … ho accarezzato un pinguino!
La parte divertente della giornata è finita, perché una volta arrivati a Hiroshima l’atmosfera cambia radicalmente. Il parco della pace e museo della bomba sono veramente un colpo al cuore. Usciti dal museo ci siamo presi un pochino di tempo per riprendere fiato. Avevo letto su internet che esiste una diatriba fra gli okonomiyaki di Osaka e quelli di Hiroshima, quindi siamo andati ad assaggiare anche questi per partecipare anche noi al paragone.
Non vi dico quale ha vinto, andate ad assaggiarli anche voi!
Per rientrare abbiamo sbagliato treno, ma le stazioni sono piene di personale gentilissimo a tutte le ore, così siamo comunque arrivati in hotel a Kyoto entro le 23:00.
Curiosità: Per tornare alla stazione di Hiroshima abbiamo preso un tram. Sui mezzi la biglietteria è all’uscita e c’è sempre un controllore che ti aiuta a convalidare il tuo titolo di viaggio. Ebbene, siamo stati sul tram per quasi un’ora e il controllore ha ringraziato ogni singola persona che scendeva o saliva, ed erano davvero tante!
4° Giorno – Arashiyama e Ryokan
3 nov. 2017
Ci siamo svegliati sempre molto presto per arrivare ad Arashiyama entro le 10:00 (fondamentale per non trovare troppa gente). Abbiamo spedito i bagagli per Tokyo dall’hotel e siamo partiti subito con gli zaini (dentro essenziali e cambio). Arrivati ad Arashiyama abbiamo passeggiato sul ponte Togetsukyo da cui si gode di un bellissimo panorama, abbiamo passeggiato per la Kimono forest e la foresta di bamboo. Abbiamo preso un the sulla strada. Non siamo potuti entrare nell’honey cafe e nell’ex cafe perchè c’era troppo da aspettare, ma soprattutto l’ex sembrava un bel posto.
Arriviamo a Odawara con lo shinkansen (gratis con jr pass) e visitiamo il castello fuori programma perché siamo arrivati in stazione con un pochino di anticipo. Non è una tappa fondamentale, è stato carino ma niente di che. Prendiamo il bus per il Senkyoro Ryokan che si trova in montagna. Appena arrivati, una ragazza giapponese ci accompagna in camera e ci offre subito un bel the verde, ci da le yukata che sono veramente confortevoli. Ci rilassiamo un po’ in stanza e scendiamo al piano per gustare una cena kaiseki di tutto rispetto. Il ryokan è una tappa obbligatoria per chi visita il Giappone: un’esperienza sensoriale che è difficile descrivere, anche se è relativamente dispendiosa, ma bisogna assolutamente fare per vivere davvero la tradizione giapponese. Intorno a mezzanotte siamo andati a fare un bel bagno caldo nell’onsen, esperienza perfetta prima di andare a dormire nel comodissimo futon.
5° Giorno – Tokyo
4 nov. 2017
Colazione giapponese al Ryokan intorno alle 7:30 che ha messo a dura prova il nostro stomaco occidentale, ma siamo riusciti comunque a mangiare tutto. Bus fino a Odawara e shinkansen fino a Tokyo.
Appena arrivati a Tokyo l’aria è molto più frenetica e ti senti subito spaesato … per fortuna avevo scritto bene tutto l’itinerario perché dopo i primi 4 giorni avevo completamente dimenticato che cosa dovevamo fare, dove andare e in che ordine (ma anche che ore sono, che giorno è, come mi chiamo).
Prima di recarci in hotel, scendiamo alla stazione di Ueno per visitare lo zoo e vedere i panda. Sconsiglio di andarci: gli animali soffrono visibilmente nelle gabbie, non è stato un bello spettacolo. Infatti a metà visita siamo andati via. Abbiamo mangiato un gelato street food e siamo andati all’hard rock cafè (che è una nostra tradizione). Check-in all’hotel Red Planet dove ci aspettavano i nostri bagagli.
In serata abbiamo fatto una passeggiata in Nakamise Dori che stava a due passi dall’hotel, abbiamo visto il tempio Sensoji, e siamo stati in un Neko cafe (caffè con i gatti) rimanendo in zona Asakusa. Il Neko Cafè è stata un’esperienza abbastanza inquietante, ma dopo qualche minuto ci si prende gusto a giocare con i gatti. Si può evitare visto il costo (8000yen per giocare con u gatti un’ora), ma se vai in Giappone e vuoi fare esperienze giapponesi, boh, forse è il caso di farlo.
Dopo siamo andati in giro per le sale giochi e i negozi per otaku di Akihabara. Giretto veloce in notturna a Ginza e rientro in hotel intorno alle 23:00.
Una parentesi sui mezzi di trasporto: il jr pass è stato quasi inutile a Tokyo perché ci si sposta prevalentemente in metro su altre linee, e la linea jr è solamente una, che traccia un anello al centro della città.
6° Giorno – Tokyo – Odaiba
5 nov. 2017
Sveglia presto diretti al mercato del pesce Tzukiji, ormai che i nostri intestini erano stati avviati alla cucina locale, abbiamo deciso di fare una bella colazione a base di pesce freschissimo nelle varie bancarelle. Il miglior sashimi lo abbiamo mangiato in una locanda piccola piccola (vedi foto). Siamo stati anche da Sushi Zanmae, buono ma molto commerciale. Finito di mangiare una quantità imprecisata di pesce, fritti, ricci e varie, ci siamo diretti a piedi per raggiungere Odaiba. Abbiamo percorso a piedi il Rainbow Bridge che collega Tokyo a Tokyo Bay (esperienza consigliata). Abbiamo fatto un giro al parco di Odaiba che si trova su un’isoletta artificiale. Sundae alla mano, abbiamo passeggiato per la spiaggia, anche qui, tempo quasi estivo (sì, magnamo sempre, ma il Giappone non va solo visto, va soprattutto assaggiato!).
Siamo arrivati sotto Gundam gigante e siamo incappati in una gara di scuole di ballo giapponesi davvero impressionante. La statua della libertà è abbastanza anonima. Abbiamo mangiato ramen nel centro commerciale e aspettato il tramonto per diverse ore per vedere il Rainbow Bridge illuminato e ne è valsa la pena.
In serata abbiamo raggiunto Shinjuku con i mezzi e assaggiato la cucina di un izakaya (pub tipico giapponese).
La catena Don Quijote è perfetta per fare piccoli acquisti, soprattutto matcha e the verde giapponese. Abbiamo fatto un rapido giro a Kabuki-cho e bevuto un cocktail in un bar a tema di nome Mysterious bar. Uno di quei bar strani che si vedono nei programmi sul Giappone, dove mangi e bevi per terra in stanzette che sembrano gabbie, ecco, quel tipo di bar.
Rientro in hotel entro le 23:00.
7° Giorno – Tokyo
6 nov. 2017
Sveglia non prestissimo. Abbiamo comprato degli accessori nel quartiere a tema cucina Kappabashi (palette per okonomiyaki, ciotole per mangiare, pennello per matcha). Siamo andati a vedere il giardino Koishiwawa Korakuenal centro di Tokyo, praticamente un’oasi in mezzo ai grattacieli. Ci dirigiamo nella caotica Shibuya, facendo un giro nel centro commerciale 109, fermandoci all’ Hikarie per pranzo. Abbiamo fatto un salto al Tokyu Hands e in un Maid Cafè. Abbiamo attraversato l’incrocio più famoso del mondo innumerevoli volte e lo abbiamo fotografato dal primo piano di Starbucks. In serata siamo tornati a Shinjuku per comprare qualche vecchia macchina fotografica a pellicola in un Lemon Camera ed infine cena con la famosa carne di Kobe.
Curiosità: in generale in Giappone c’è sempre un sacco di gente, ma davvero tanta, tantissima! Devi fare la fila per tutto, soprattutto per il cibo. Ma ovunque, anche in mezzo alla folla, c’è un fantastico silenzio. Non squilla un telefono, non suona un clacson e non c’è gente che urla o che fa casino. Questa è sicuramente la caratteristica dei giapponesi che ci è piaciuta di più.
8° Giorno – Tokyo e partenza
7 nov. 2017
L’ultima mezza giornata in Giappone la dedichiamo allo shopping dei vari souvenir a Nakamise Dori, che è il posto migliore per fare acquisti del genere. Ultima tappa del viaggio: Tokyo Sky Tree per assaporare l’ultimo panorama di Tokyo da un’altezza da capogiro. Siamo saliti solo fino a metà, la salita è abbastanza sconvolgente per la velocità con cui sale l’ascensore, infatti abbiamo visitato l’osservatorio barcollando.
Infine, abbiamo raggiunto l’aeroporto con i mezzi e abbiamo fatto ritorno a casa.
App usate per i mezzi e gli spostamenti: google maps e hyperdia
La mia mappa con tutti i punti di interesse, hotel, ristoranti ecc ecc:
Kansai: https://www.google.it/maps/@34.7767786,134.8140215,8z/data=!3m1!4b1!4m2!6m1!1s1pVSgw2uEKuS0zPqRSXGle1feFdE
Tokyo: https://www.google.it/maps/@35.6706017,139.6603378,13z/data=!3m1!4b1!4m2!6m1!1s1_7olJIRBfANVdlJJki6RnObiqak
Blog e siti web utilissimi:
www.turismo-giappone.it
www.sognandoilgiappone.com
www.marcotogni.it
www.zipangu.it
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