Siamo fotografi e tiriamo l’acqua al nostro mulino, questo è chiaro. Ma queste dieci regole
sono pensate prima di tutto per gli sposi, perché una foto “rovinata” non è un dispetto al fotografo, ma è un ricordo intaccato che gli sposi fra tanti anni vorranno rivivere. Quindi, oltre al classico “non ci si veste di bianco perché è il colore della sposa” e “se vai solo al ricevimento senza andare in chiesa vai solo per mangiare“, abbiamo formulato dieci regolette per lasciare che gli sposi possano godere la giornata con la pace e l’attenzione che meritano.
A casa degli sposi. Lasciateli respirare! Il ritardo in chiesa il più delle volte è causato da mamme e sorelle che non sono pronte in tempo perché prima corrono avanti e indietro senza meta, agitando gli sposi più di quanto non lo siano già. Aiutateli, ma senza essere soffocanti. Se chi veste la sposa è un membro della famiglia (sorella, cognata, cugina…) è bene che sia già preparata…a nessuno piace essere fotografato in tuta accanto alla sposa!
Prima i paggetti. Paggetti e damigelle devono percorrere la navata per primi, non ci deve essere nessuno che li accompagni perché rischia di coprirli. La navata va percorsa dallo sposo con la madre e dalla sposa con il padre. A ognuno il suo giorno, no?
L’arrivo della sposa in chiesa. E’ buona regola che gli ospiti facciano foto e video dal proprio posto, se proprio devono. Se lo zio Ciccio lascia il posto per fare una foto, lo possono fare tutti, quindi immagina che venti, trenta persone, stiano a zonzo a far foto e video distraendo tutti, intralciando il fotografo, distogliendo l’attenzione da uno dei momenti più importanti della giornata. Facciamo un esempio fotografico. Come la signora tanti altri si sono messi nello stesso medesimo punto in diversi matrimoni. Quando hai pochi secondi per immortalare la scena, il dover anche fare da spartiacque fa perdere agli sposi dei ricordi importanti, senza contare che la sposa vedrà lo sposo alla fine della navata, con la tizia/o che le punta un cellulare in faccia. E quale foto andrà sull’album? Non me ne vogliate, ma di certo non quella fatta col cellulare controluce.
Scambio delle fedi. Il momento più sacro e più importante di tutta la giornata. Capisco che gli sposi diano le spalle alla platea, ma questo non vuol dire che la platea debba salire sull’altare, sempre per lo stesso motivo della regola precedente. E’ rispettoso lasciare godere agli sposi il momento, sarà cura del fotografo immortalare con discrezione l’attimo. La fotografia (se davvero ci tieni ad averla perché ne vuoi un ricordo) la puoi avere dagli sposi successivamente, la puoi fotografare dall’album, scaricare da Facebook… Nel rispetto del momento il nostro staff non utilizza alcuna illuminazione, il che comporta un grande investimento in attrezzatura che sopperisca alla mancanza di luce in chiesa; tutta fatica sprecata se l’invitato di turno non fa che fleshare gli sposi con la macchinetta, facendo si che il loro video diventi stroboscopico.
Quando si danno gli auguri. Gli auguri si danno fuori dalla chiesa dopo il lancio del riso, oppure una volta arrivati in sala. Non ci si accalca sull’altare bloccando gli sposi, spesso con il soffocante caldo estivo. Le foto che gli sposi fanno sull’altare con genitori e testimoni consentono a tutti di uscire con calma dalla chiesa ed attendere fuori per il lancio del riso.
Il lancio del riso è un’esplosione di gioia (oltre che di palloncini, coriandoli e via dicendo) che va condivisa e partecipata da tutti. E’ un augurio di abbondanza, fertilità, ricchezza e felicità ed è giusto che sia soltanto degli sposi. E’ di cattivo gusto sostare sulla scalinata accanto agli sposi e prendere il loro riso, sicuramente non ci si mette alle spalle degli sposi stile Paolini.
Selfie. In sala tutti i selfie che vuoi. Il ricevimento è la parte informale, quindi non c’è momento migliore per rilassarsi e divertirsi. E’ comunque buona educazione non monopolizzare gli sposi in modo che riescano a dare retta a tutti gli invitati. Gli sposi riescono sempre a mangiare pochissimo durante il ricevimento, quindi quei pochi minuti che riescono ad azzannare qualcosa seduti al loro tavolo, non sarebbe carino chiamarli.
Il ballo degli sposi. In questo momento magico e romantico mi metto sempre nei panni della sposa e penso: guardandomi attorno in quel momento, cosa vorrei vedere?
Stai con il gruppo. In poche parole, dove stanno gli altri stai anche tu. Gli sposi vengono posizionati in punti strategici per avere delle belle fotografie, magari con alle spalle un bel panorama, un giardino, o anche semplicemente spazio. Se in quello spazio ci sei tu, ci siamo coordinati tutti per niente. L’atmosfera è l’80% della magia e basta pochissimo per guastarla.
Siate partecipi alla gioia degli sposi, fategli sentire il vostro calore perché è il giorno più bello della loro vita e farne parte significa molto. Nessuno vieta niente, basta solo che ognuno faccia la sua parte con rispetto per rendere perfetto un giorno bellissimo.
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